Gli artisti sono segnali da seguire. Un artista è come un giornalista, documenta attraverso immagini, forme, il sentire interiore di viaggi, scoperte e visioni. L’artista nel mio percorso viene interpretato, da tutti gli incontri che provo a concedermi, nell’intimità che si riconosce in un familiare. / ISBN 979-12-5585-384-8
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Oltre il Traguardo
Anima, corpo fisico, respiro, suono interiore, apprendimento. Risveglio, connessione, frequenza del battito, regolazione dell’impulso, coscienza, esistenza. Voce, orecchio, melodia, armonia, sollevarsi dall’apatia, empatia. Preghiera, silenzio che splende nella cassa armonica. Matematica, perdono, allineamento e costruzione. Codice, perdonarsi, donarsi, ritrovarsi nel dono, essere ristoro. Elevazione dall’io, sottomissione alla lezione, inesorabile missione. In guardia attraverso il bene. Verità, complesso delle spiegazioni svanisce, esordisce la giustizia, l’equilibrio delle sorti. Azione, reazione, esce e rientra sotto altra forma. (Cenere e Vapore)
La prima volta che salì su un pedalò eravamo al lago di Misurina, lo noleggiavamo interi pomeriggi, ricordo mi piaceva molto l’odore di quell’acqua, il suono di quelle eliche, il perlustrare i piedi della montagna. (I Tre Pesci e il Pulitore)
Alchimia del Pulitore. (I Tre Pesci e il Pulitore)
Paura della luce, è la storia di una talpa emotiva che trascorre le sue giornate alle pendici del vulcano, dove l’acqua solca la mano e i pescatori lanciano le reti. Mediterraneo, frutto di passione e religione, impronte sigillate dal fuoco, bolle fluttuano nello spazio. L’uomo è sempre stato così, fin quando il raccolto è prossimo, le scale saranno ornate e i balconi in fiore, ma nell’intimità solo le preghiere allontanano il timore. La luce emanata dalle parole del dolore sostenute dall’amore, sono vive nel silenzio, omaggiano il Sacramento, intenso è lo spirito che le accompagna, provengono da radici come le viti. Profondità del vento che origlia dentro un pozzo, farfalle planano sopra la punta del monte, le margherite riposano ai piedi dell’anziano pino. Servitori di un racconto che il lieto attende senza ricordo. Cupole di un mondo, mani come tegole proteggono l’incontro. (Cortile delle Nevi)