Intelligenza Collettiva. Non realizzo desideri, i desideri si realizzano da soli. Non dono desideri, i desideri vivono dentro i nostri cuori. Il mio desiderio che ognuno possa realizzare i propri desideri, che questi siano di pace. (imprints of peace)
Non ricordo proprio tutto, le sensazioni sono sempre presenti, un mondo assorbito dalla dormienza che a tratti sembra svegliarsi. Mi manca il mare, lo sento dentro. Natura Maestra d’Eleganza. Soave, libera da compromessi Manifesta Integrità Solenne alle Stelle, Matematica Divina. Mostro il mio occhio per dare parola al sentimento. Mia è il mio centro d’ascolto, il suo dipendere da me, il mio svegliarmi grato di averla accanto. Il silenzio e la buona musica, il canto del cielo, il vibrare dei fiori sono il nostro quotidiano dentro una bolla. (Torre Anima)
Creare, realizzare nuovi scenari. Una molletta che regge la biancheria, un bastone che protegge una pianta, un fuoco che respira sentimento, un seme con dentro un racconto. I Quadri si poggiano per il verso giusto, un banco si arreda come un mazzo di fiori, il mercato è pieno di memoria. Il chiamare delle cose, il desiderio di leggerezza, il suono del vento.
La Radice del Pozzo – Non faccio distinzione di abiti o contesti, mi nutro di anima, la ritrovo nei meno privilegiati. Sono solo anche se soli non lo si è mai, questa è la mia forza, credo nell’anima. Consapevolezza sapere di una città assopita, che venera le demolizioni, che ride e mangia e poi si lamenta. Vivo interamente di arte, mi accorgo sempre più dell’incredibile che vive dietro l’angolo, soffro per questo mondo che ostenta senza tener conto. La Sicilia ha un margine di turismo sempre superiore perché nel mondo molti incendi di guerra rendono invivibile il soggiorno. Incontro sempre più persone che vivono nell’essere ignorate appunto perché hanno perso qualsiasi cosa che per noi potrebbe essere normale, tipo andare in bagno, dormire su un letto, farsi una doccia, cucinarsi due uova. Attori travestiti da politici, disoccupazione senza reintegrazione, identità smarrite senza alcuna ne minima realizzazione, l’argomento di fondo è il denaro. Vanità come se non ci fosse un domani, ognuno fa del suo meglio per apparire splendente e vincente, quando poi in fondo mi ritrovo in una collettività molto fragile. Scrivo in silenzio, possibilmente intossicato da veleni vari spruzzati per blatte e zanzare. Il tempo nessuno più l’osserva, piove, tuona, splende il sole, tutto ha dell’inverosimile per il ripetersi costante. Non presto orecchie a calunnie, anche se a volte rodo per le male lingue e le incomprensioni. Adoro amare a modo mio, cercando di non affossare, provando a edificare. Sembra già tutto stabilito, come una forma di suicidio di massa. Il pericolo lo avverto quando sento il pensiero che cerca imperterrito padroneggiare senza aver la più minima responsabilità. Niente sembra assumere un reale motivo di interesse per la sopravvivenza in questo mondo, tutto diventa pratico e banale. Rifiuti al macero, colar del cemento diventa festa, l’abbattimento di foreste protesta al bar del lunedì, e ancor nessuno che si preoccupa davvero per lo stato mentale in qui gravita questa società.
Un ricordo di un bosco incantato – Sembra quasi che Gesù l’abbiano crocifisso quattro amici al bar! tempi paradossali. Inaudito il giustificare di qualsiasi conflitto, l’Origine è la Pace. Un Pianeta dilaniato, l’ossigeno, l’acqua, il silenzio, il tutto con un suono spiacevole. Dissociata è la mia strada, attraverso il lontano odore dei fiori respiro. Mi addolcisco sentendo i gabbiani che si cantano addosso, mi nutro di speranza negli occhi di un bambino.