2011 A

 

NON SONO ARTEFATTE, SOFISTICATE.
SONO NATURALI SCULTURE INVOLONTARIE,
SONO ESPRESSIONE DI CIO’ CHE SENTO.

sculptures claudio arezzo di trifiletti 2011

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Dalla materia plasmata prendono vita i guerrieri, sculture arcaiche nelle forme, ma evolute nelle linee controllate e nel color oro quasi a rappresentare il divenire dell’umanità. Il movimento delle opere, attraverso il susseguirsi delle diverse fasi del ciclo della vita, è evoluzione: dalla nascita sino alla morte e in un processo inverso, regressione: dalla morte sino ad una nuova rinascita. I guerrieri, resi vivi da un anelito al divino, incarnano quella entità latente dentro ogni uomo che si risveglia quando comprende il miracolo della vita. (Marella Di Grande)

“Il guerriero della luce ha appreso che Dio si serve della solitudine per insegnare la convivenza. Si serve della rabbia per mostrare l’infinito valore della pace. Dio si serve del silenzio per fornire un insegnamento sulla responsabilità delle parole. Si serve del fuoco per impartire una lezione sull’acqua. Dio si serve della Terra perché si comprenda il valore dell’aria. Si serve della morte per mostrare l’importanza della vita”. (Paulo Coelho)

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