Risorse ignorate @ Risorse interiori (Bionsà) – A testimoniare l’importanza del percorso, lo stimolo indotto dalla volontà: “hai bisogno? Vendi un quadro!”. Dal commerciale al volere dell’anima, un passo quanto l’oceano. (37 MQ) / Nettare del Cratere, contenuto della materia, spirito creativo. Percorso alchemico, spazio e tempo in un battito di ciglia. Avrei desiderato trascorrere le giornate disegnando geometrie da fare radicare in cielo, intonare canti celestiali. (Terre di Martorina) – Ogni cosa nel vivere, ha un senso profondo quanto un pozzo millenario, spicca il volo all’incontrario. La memoria, l’introspezione restano a materializzare quell’ancora che tiene ferma l’anima. Per chi dovesse difendersi dal freddo, ricordo questa creazione, riscalda e cosparge d’essenza. Bucce secche di arance e due cucchiai di alcool. (Stufa Buccia di Agrumi)
Acqua, primordiale elemento della vita, generatrice e imperatrice di memoria, madre del cielo e della terra. Credo che in tutte le case, dovrebbero esserci recipienti d’acqua, stabilizzano le frequenze, prendono nota del tempo, conducono dentro lo spazio. (Suono)
Quello che mi fa paura è l’ignoranza di taluni personaggi, che hanno contribuito a fare di questi tempi discordia e sterilità nella parola, ma una cosa mi fa ancor più paura, e sono coloro che li ammirano e cercano esempio nelle loro gesta prive di qualsiasi scrupolo. – Volumi di storie, vite intrecciate, testimonianze ricordano quante onde a scaldare quel timore che sapeva di gelide notti. Tremolio di un sogno che sperava fare rifugio, cannibale è il momento, mietitura del sentimento. (Casa Museo Sotto l’Etna)
Sentimento e Presentimento, Suono e Silenzio. – Ci sono delle volte che ci troviamo così carenti di parole, che per comunicare cerchiamo adoperarci in diverse angolazioni. Forse la sintesi di quello che sento manifestarsi intorno, è un profondo coinvolgimento in una nuova scrittura, l’emergere della propria natura, lo spogliarsi di quello che si era creduto poter indossare, l’accettazione di una realtà che era in stato embrionale. (Cortile delle Nevi)
Chi prima arriva aspetta alla fermata. – A Venezia hanno ripulito alcuni canali, facendo riemergere numerosi reperti contemporanei, trattati da rifiuto. Vedendo il servizio, venni affascinato dalla bellezza di ogni singolo pezzo, dallo stivale al motore, dalla macchina fotografica alla damigiana, erano divenuti negli anni dei manufatti di biologia, delle opere di Arte Involontaria. Mi sono nell’immediato messo in contatto col comune, manifestando il mio sentimento: è un vero peccato che l’opera del tempo venga buttata! potremmo crearci una bellissima installazione, ne sarei onorato. Credo mi abbiano preso per pazzo, o forse la faranno sotto altro nome. (Atto Poetico)
Madre Terra @ Etna – Ogni cosa che ritroviamo in natura ha un volto, l’essenza del suo vivere, comprenderla, connettersi col suo essere. Una pietra, un legno, della terra, si può avere la vaga impressione di quello che in sintonia può dare vita all’unione, lasciarsi penetrare, entrare dentro quel mondo fatto di sentimento, di percezione. La terra è insita di memoria, respira e comunica, ricorda le tracce primordiali del solco del tempo, dell’impronta del vento. Navigando tra le onde di questo mare, accogliamo un profondo fare. Dare voce allo spirito che risiede nel respirare. Il Vulcano Etna ci ha visto nascere, seguiti fin da bambini, la responsabilità di preservare. Strumento della poesia comunica l’esigenza di volare. Le curve energetiche di Madre Natura sono passione, riscatto, missione, vibrazione che risiede in tutto, documentazione da dove attingere un percorso imprevedibile, origine di un sistema primario, primitivo. Arte e Scienza, Spiritualità ed Essenza. Si pensa agli alberi come creature prive di coscienza, di ragionamento, ma nel vivere la nascita di un nuovo giorno, un ponte invisibile di una grande evoluzione dei mondi, una congiunzione tra stelle, pianeti, tra popolazioni predestinate dallo stesso avvenire. Pianterei alberi, verbo compagno, sorretti da pietre trovano nel caso l’Incastro Divino, la matrice, la materia, il parto. Ogni cosa, ogni suono saputo condurre ha elevata melodia, emoziona a distanza, protegge la danza dell’antica Famiglia dei Vulcani. (Imprints Islanda) – Giardino, casa, ingresso, saloni, corridoi, rifugio aperto a tutti i visitatori. Viaggio, visione, arricchire, nutrire lo spazio di sogno, di sano nutrimento. Mandala, radici intrecciate, memoria, argilla interrata, componimento di un futuro trascorso, un bosco, un racconto. Mi ero trasferito in un antico borgo, realizzando in confidenza col flusso progetti che mi lasciavano stanco, privo di energie ma felice e sognatore nell’anima. La visione andava accolta alle prime luci, fino alle stelle, la notte mi nutrivano per l’inizio di una nuova creazione. Preghiera e meditazione, compagne di quel correre leggeri, il non sentirsi mai soli, affiancati da chi desiderava affidarci custodia, sigillo. Bonifiche e sacramenti, senza possedimenti mi venne tolto ogni strumento per ritornare senza pentimento, all’origine, all’insegnamento. Un metro quadrato di bosco, proporzione quantica desiderosa di svegliare le coscienze dell’abitare urbano. La missione, la realizzazione di nuovi giardini, trapiantare alberi che risiedono da tempo in vaso e che hanno assorbito simmetria umana. La libertà di quelle radici nel potersi nuovamente connettere al cosmo, divenendo profonde antenne. Sogno ancora, portare avanti questo progetto, restituire libertà a quelle piante che hanno contribuito all’armonia terrestre. (1mqdb)
Storie intime in periodo di crisi, le trovo liberatorie. (Rivelazione del Suono) / A scuola era riuscito ad ottenere ottimi voti. La Professoressa Tirreni, amica di famiglia, aveva preso a cuore la sua situazione. Essendosi accorta, avendo notevole passione per la matematica che era un numero primo, suggerì ai suoi genitori di iscriverlo in una scuola specializzata, garantendogli che nel breve tempo avrebbe portato notevoli risultati. Un giorno gli venne imposto di non utilizzare quei metodi a lui tanto cari, e quel doposcuola che amava smise di seguirlo. L’ultimo compito realizzato in brevissimo tempo, gli venne annullato col sospetto che l’avesse copiato, da quel momento cambiò direzione. Iniziò collezionando Swatch, in seguito decise di venderli per pagarsi la sua prima vacanza con gli amici. (Vulcano) – Dalle feste a casa dei nonni, iniziò a organizzare in discoteca. (Mc Intosh) – Verso i vent’anni aprii le prime associazioni, ci lavorò in prima persona, turni anche di 18 ore, l’impegno e la passione gli permisero di assumere collaboratori. A 23 anni, grazie anche ad una piccola eredità rilevò una discoteca, riscuotendo successo da varie parti della Sicilia, era diventato un piccolo imprenditore. (Clone Zone) – A 27 anni, per l’Immacolata Concezione venne svegliato da una profonda conversione. Rolex, spider rosso, vestiti prima linea, cene nei migliori ristoranti, case, l’alto tenore di vita perse interesse nel suo divenire. A 28 anni, Decise di dedicarsi interamente alla ricerca, l’arte e la spiritualità furono sentiero. Gli anni passavano, pennelli e colore, installazioni ricavate dal riciclo si accumulavano nella brama di custodia, da lì la Casa Museo Sotto l’Etna. Alcuni sostenevano che sarebbe stato sprecato in quella città ai piedi del Vulcano, che sarebbe stato incompreso. (Percorso Inverso) – New York, Barcellona, Berlino, iniziò una nuova missione, raccogliere impronte per connetterle attraverso la pittura. (Imprints of Peace) – Ogni anno, grazie a patrocini pubblici e privati investiva nella documentazione di ogni passaggio, spediti circa 70.000 volumi in tutta Italia, apprezzamenti e salotti, prestigiose lettere di raccomandazione. L’operare nella città che l’aveva visto nascere, mise al suo cospetto le prime delusioni, percepiva come essere diventato ingombrante. Non badava al possesso, investiva per la comunità. Dovresti cercarti un lavoro! magari ti porterebbe ristoro! ma il tempo sembrava non trovarlo. I sacrifici non mancavano, il maglione di sempre. Avrebbe desiderato trasferirsi in campagna: creare, prendersi cura di ciò che amava fare. Ospitare, insegnare, inventare, desiderava edificare uno spazio fuori dal normale. (Terre di Martorina) – Amore, accettazione, perdono, coscienza, dispensa, diligenza senza diffidenza, nutrire l’esistenza, l’essenza. Sembrano parole seguite da rime, respiri dentro il cortile, ma nel cielo a volte capita che l’imprevisto doni coraggio, e così si prepararono per un nuovo viaggio. / Mia Medita le foglie nell’acqua.
Esseri primitivi, presenti in tutto il mondo dai tempi che la genetica era utopia. Ci sono molte legende, una li vede come i veri antenati del lupo, l’origine del cane. Le scritture nei secoli cambiano, saltano paragrafi ne nascono nuovi, la reale documentazione avviene attraverso le immagini. In opere pittoriche di varie epoche, non sarà un caso ritrovarli, come nel contemporaneo molti fantasy si affidano a questi volti. Sono esseri rari, una volta selvatici, avevano trovato rifugio in boschi, foreste e anfratti lontani dalla vita civile dell’uomo, e forse per questo, chi li ha vicino sente quello spirituale che riporta alla mirra, al primordiale guardiano della casa. (Mia) / Il Trattato di Romolo e Remo @ Antropologia: Pastore Fonnese, Pastore Catalano, Pastore Rumeno, Spino degli Iblei.
L’eroica missione di un grande artista, Van Gogh. Critici, studiosi, storici raccontano, provano farci vivere il vissuto di questi esseri emarginati dalla società. Il respiro di quelle pennellate, il sentimento, la devozione per il genere umano. Sconfinata profondità risiede impressa su una tavola, una tela. Continua denuncia, immensi campi di raccolta, lontano dalla vita borghese, comunità di schiavi. Una luna piena e triste, sofferente come nel presente, una barca in riva al fiume, complice l’aspetta mentre lui ritrae, documenta in mezzo a loro, lui è uno di loro. (Mia) – (1853-1890) / Les vignes rouges d’Arles 1888 – Moscow, Puschkin Museum
Stendere la biancheria. (Mia) – Quanto cuore di bellezza! quel camino, la luna e la volpe, quelle teglie di pizza e quel cappero tra le pietre, quei distillati usciti dalla credenza, il ritratto dell’antenato che condivide mensa. (Cortile delle Nevi)
Congiunzioni di Memoria – Semplice respirare, rappresentare, tempo prezioso. Terra che ha dato, preso, l’illusione di poter cambiare. Intimo pensiero, silenzio, suono, ritornare al suolo. Anima la speranza, brillare. Una grande danza, alleanza di un respiro. / Facciamo i conti col tempo e la memoria, Mia mi segue senza fare baldoria. (Casa Museo Sotto l’Etna)
Corridoio delle Nevi – Si potrebbe risalire a quelle cucine in muratura decorate con maioliche di Caltagirone, le antiche stufe e le caldaie in ghisa, un mondo meno nocivo resisteva a quell’inutile velocità. (Carbone) – Ricordi di quando si faceva il pomodoro in casa, pile di barattoli e bottiglie nel deposito, questo è quello di mia zia! è speciale. Calessi per conto privato andavano a ritirare le risorse di scarto, oggi chiamate rifiuti, come i ferrivecchi nel contemporaneo furono messi al bando. E’ proprio sotto un brutto incantesimo questa società! (Bionsà)
Esistono argomenti dove la ragione smette di esistere. Il desiderio di piantare alberi, prendersi cura di una proprietà, portare dei benefici restituendo l’essenza alla terra. Godere dell’elaborato delle api come del canto degli uccelli, impone sacrifici che appartengono alla culla della civiltà. Oggi sembra essere tutto veloce, nell’ignorare le basi della parola, l’estirpare ciò che di buono è nato per donare. La causa dei contrasti, la negazione degli elementi, ognuno desidera avere le proprie ragioni, ma un fattore rende centralità alla giustizia, ed è il fattore principale, la causa. La realizzazione è il bene supremo che l’uomo ottiene dalla missione intuita, il negare quest’ultima diventa un atto ipocrita e malvagio, l’ignorare colui che desidera semplicemente piantare alberi. L’edificazione di un progetto ha un seme, una radice e in seguito dei benefici. Comprendere la vastità dell’universo umano, la limitazione che a volte lo respinge a discapito delle future generazioni. (Terre di Martorina)
La verità che mi sento con una tale pesantezza in testa che viene difficile spiegare quante motivazioni affollano il pensiero. La rivelazione delle rivelazioni è alle porte. Pace (Sicilia Sogno d’Europa) / P.h.: Sonja Streck
Ci sono arrivato per esigenza, dovevo riscaldare il mio spazio, ho sempre lavorato con le risorse di scarto. L’intuizione del potenziale delle bucce degli agrumi, essiccate contengono molta energia che può essere impiegata per molteplici funzioni. – Ricerca Indipendente /2023 (Bionsà)
Cerco trasferire fantasia figlia dell’etere, mi ha dato modo di connettermi ad una conoscenza più ampia. (Piccoli Soli d’Argilla)
Importante l’utilizzo di arance biologiche. La dimostrazione testimonia le risorse energetiche contenute dentro le bucce degli agrumi, risorse che possono essere impiegate per molteplici funzioni. (Mezzanine Living) / L’importanza del viaggio, la destinazione. – Se chiamiamo gli Ufo droni, potremmo chiamare le olive pinoli. (formikepazze)
Quando ero bambino, mi raccontarono, che per proteggermi dal buio, dovevo visualizzare un cerchio d’oro intorno. (Cerchi d’Oro) / Piazza Giovanni Verga (CT) – Non riesco a raccontare di ogni momento, ci vuole tempo, e questo è il mio sentimento.
È il cuore che continua a voler creare, l’amore come rigenerazione, solitudine dentro una moltitudine di sogni. Se non avessi compreso la ricerca artistica, forse avrei edificato altra persona, frequentato altri pensieri, la mia meta resta la libertà, il correre, l’aiutare. / Il tempo passa, i ricordi restano. (famiglia) – Considerazione della memoria. Il Racconto della realizzazione, la storia del percorso artistico, le installazioni, la filosofia.
Creare per non pensare, pensare per continuare a creare. – Un omaggio alle risorse ignorate, le bucce degli agrumi hanno una riserva energetica non indifferente. Stufetta Bucce di Agrumi, scalda e cosparge la nostra casa di essenza. (Bionsà) / Un modesto coltivatore di discrete emozioni. Gusto di riso in silenzio. Notte di Natale, Salute.
E se un giorno ricevessi l’opportunità di condividere il mio omaggio all’umanità fuori dal paese tanto amato, ne sarei certo ostacolato, in primis da coloro che aiuto non mi hanno dato, forse rischierei anche essere incriminato. (sicily contemporary artist)
Marco Allia – Siamo fuoco, acqua e respiro, un mattino e una notte, un passaggio dentro il giardino. Melodia e sapore di buon vino, invenzione che si mescola al sapere e al buon bere. Amicizia, rito soave, calore di un familiare che non osa chiedere se pur amando ha saputo dare, memoria di quello che è stato partecipare. (Pace) / Prometto solennemente di non rinunciare alla ricerca. Osservare, meditare, agire nella consapevolezza. Autenticità, unicità nella fragilità come nei momenti di forza. Comprendersi per comprendere, trovare l’incontro tra il presente e il futuro. (Macchie di colori in cielo)