Scrivo questa immaginaria presentazione per questo fino adesso, sofferto calendario, sofferto perché per poter dare voce al proprio pensiero, un artista oggi si ritrova, forse anche come ieri, col fiato sulle spalle, insomma una vera missione.
Archivio tag: arte concettuale
Colori al Vento
Mettiamo il passato nella misericordia di Dio, il futuro nella sua provvidenza e facciamo del presente un atto d’immenso amore. (Sant’Agostino) – Maglie, colori scelti dall’armadio. Che privilegio avere una casa, una porta sempre aperta. Non desidero dare seguito al rifiuto, sono belle le storie che le riguardano, tante buone azioni per la strada di tutti i giorni. Legni di mare e legni di servizio, scala dopo scala prendono forma, condividono la scena. Una croce verso il mare, una benedizione, raccomandazione di colui che sente per vedere. Quante anime premature salgono in cielo? Le traversate della speranza verso un vortice che inghiotte il sogno. Riflessioni di una notte in preghiera. (Cortile delle Nevi)
Legittimata la menzogna il resto divenne carta stampata.
Convincendosi delle proprie ragioni insistevano escludendo qualsiasi confronto. Il clima era divenuto surreale, il buio si era travestito da luce, e la luce echeggiava dal micro al macro. La maggioranza iniziò a comprendere di quanta pochezza aveva alterato il quotidiano. Le parole dovevano avere un peso, quelle stesse che poco prima avevano suscitato clamore, vennero smascherate da quel misero copione. La realtà era divenuta davvero triste, quei personaggi di ogni età avevano smesso di compiacersi gli uni con gli altri, e ne dovettero prendere coscienza di cosa erano stati servitori. Le piante, gli alberi, l’intero mondo vegetale e animale perfino quello minerale, iniziarono ad esprimere concetti facilmente interpretabili. L’intelligenza era divenuta denominatore di rispetto della vita, in ogni essere si edificò spiritualità. Nidificarono pensieri di pace che riportarono equilibrio. Gli abitanti della terra tornarono ad abbracciarsi come grande famiglia responsabile del dono affidato. (Quinta Dimensione)
Alchimia del Pulitore. (I Tre Pesci e il Pulitore)
Paura della luce, è la storia di una talpa emotiva che trascorre le sue giornate alle pendici del vulcano, dove l’acqua solca la mano e i pescatori lanciano le reti. Mediterraneo, frutto di passione e religione, impronte sigillate dal fuoco, bolle fluttuano nello spazio. L’uomo è sempre stato così, fin quando il raccolto è prossimo, le scale saranno ornate e i balconi in fiore, ma nell’intimità solo le preghiere allontanano il timore. La luce emanata dalle parole del dolore sostenute dall’amore, sono vive nel silenzio, omaggiano il Sacramento, intenso è lo spirito che le accompagna, provengono da radici come le viti. Profondità del vento che origlia dentro un pozzo, farfalle planano sopra la punta del monte, le margherite riposano ai piedi dell’anziano pino. Servitori di un racconto che il lieto attende senza ricordo. Cupole di un mondo, mani come tegole proteggono l’incontro. (Cortile delle Nevi)
gold circles
C’è bisogno di coscienza, obbedienza alla terra che ci dà accoglienza. Il mondo non è di nessuna appartenenza, siamo di passaggio per raccontare un miraggio. Non recito, leggo il consiglio che respiro ascolta. In bilancio dovrebbero esserci alberi, in salvataggio uomini, ancoraggio umanità previdente. Parole astratte chiedono respiro alla terra.
Ogni volta che mi sono superato, non l’ho fatto apposta.
Tempi presenti, andato è il momento, tutto si ferma quando c’è sentimento.
There is a need for conscience, obedience to the earth that gives us welcome. The world belongs to no one, we are passing through to tell a mirage. I am not an actor, I read the advice I breathe. In the balance of all things,there should be trees, in rescue there should be men, foresighted humanity should be anchored. Abstract words ask the earth for a breath.
Whenever I went beyond my expectations, I didn’t do it on purpose.
Present times, gone is the moment, everything stops when there is feeling.