Era evidente la sua intenzione, Desiderava con tutto il cuore liberare la fontana amata da un posteggio fuori luogo; restituire a quella Piazza Decoro. Alberi, Salvaguardia, Bene Prezioso. Il Parco Ritrovato, Cerchi d’oro Piazza Giovanni Verga, Carmelo Mendola. (Catania Visionaria)
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Valore dello spirito
Mamma mia che sono felice! Mia nonna sta mangiando la Norma con la ricotta salata, oggi è il suo compleanno (94 Santa Rosa), alle 16.30 la raggiungeremo per festeggiarla. Trovare speranza nelle piccole cose, un Carrubo è appena nato difronte la Pretura, pochi lo custodiscono con gli occhi. La Natura è sorprendente, pronta sempre a stupirci con le Acrobazie dell’Essere. Se solo ci accorgessimo dell’universo che tenta possedere nell’esclusione della Reale Realtà. Mia e Il Parco Ritrovato, Piazza Giovanni Verga, I Malavoglia (Carmelo Mendola)
I speak for myself
– Eccolo lì! Il solito sognatore di passaggio, liberiamo le piazze, e poi le macchine dove le mettiamo?
*Gentile signore, vi sono grato della vostra osservazione, credo che questa società sia arrivata ad un bivio, consapevoli di quanta ipocrisia si celebri nella parola, continuiamo a perseverare ingannandoci per decoro della decadenza. Mi perdoni, ho appena steso la biancheria, mi considero un privilegiato, il mio cortile è alto e riparato dallo smog della città. Quando raramente prendo la macchina, a volte capita che inevitabilmente venga risucchiato in un ingorgo della piccola metropoli, vedo le macchine incollate l’una con l’altra, resto sempre ad un margine di distanza, l’aria la sento irrespirabile. Rallentare la marcia, siamo sotto scacco mentre affonda un tempo. Predisporsi per il nuovo credo sia decoro, restituire contenuto alla parola credo possa chiamare perdono. Mamma mi porti al parco, è più facile imbucarsi nella sterilità di un centro commerciale che godere del dono. Alla bellezza è stata riservata salvezza. Realtà, presente dinanzi gli occhi di tutti, scorgerla, soluzione risiede. Il Pianeta ha bisogno d’amore, la Vita ha bisogno nutrimento, la Verità azioni che risveglino le coscienze. Il peso di una foglia, la lacrima di un’alba, luce trapassa le braccia di un albero. Separarsi da ciò che era, tornare a ciò che è. Non tollero suoni molesti dentro casa, la formattazione commerciale ha reso voci sterili, prive di qualsiasi emozione, precostruite. Mi piace il silenzio è fatto di molti suoni. Autenticità, un romanzo segreto respira nel buio del nostro sapere, fargli prendere luce, sorridere ad ogni incontro.
– Scusi, ma cosa c’entra con le macchine? Era stato previsto un posteggio sotterraneo, ma poi non se ne fece niente! *Si, ne ho sentito parlare! Credo che in questa martoriata terra, ci sia rimasto poco da perforare, scavare, profanare pietra. Quando incominciarono i lavori della metropolitana, ricordo come ieri le scosse, il tremolio delle fondamenta del palazzo, si fecero presenti molte crepe nei pilastri, ma era più forte il potere di quell’artificio, la civiltà metropolitana. Bisogna fermarsi, comprendere cosa sia rimasto di ciò che doveva essere, preservare il presente da un futuro grigio e ammalato. (Parlo da solo)
Sogno la Playa possa divenire Oasi. Museo del Mare e dello Spazio. Ambasciata Planetaria Rispetto Pianeta.