Archivio tag: fratellanza

Tra Cielo e Terra Cortile delle Nevi

Oggi i cieli al tramonto erano dipinti dal generoso animo di una persona rara, disponibile e rassicurante. Il padre di un caro amico, si è dimesso dal mondo terreno. Con Enrico, non avevamo orario, dal mare alla montagna non utilizzavamo grandi parole, uniti da un pensiero. In una curva, una notte la ruota davanti del mio scarabeo si scoppiò e scivolammo a velocità escoriandoci braccia, mani e gambe. Suo padre in quell’occasione, tranquillizzando mia madre mi accolse nella loro dimora, il medico del nonno si prese cura delle nostre amare ferite. Ero in fila per aprire il mio primo conto in banca, quando suo padre si accorse di me, mi accompagnò con fare familiare dal direttore, raccomandandomi al suo cuore. Piccoli gesti, un gentiluomo, un respiro nobile. Incontravo spesso suo padre, scambiavamo sempre quattro parole, tre erano fondate su Enrico. Addolorato e vicino a tutta la famiglia. (Grimaldi di Serravalle)

cortile delle nevi tra cielo e terra

Il mio fuoco arde di fratellanza, il mio respiro di unione

È per rinascere che siamo nati. (Pablo Neruda) / Ero sdraiato in terrazza, Mia accanto nella sua devozione di essere puro, autentico, mi guarda mentre grandi ali a volte si avvicinano fino a lasciare la loro ombra tra un sole davvero stupefacente. Il cielo, l’aria, il vulcano, le voci, i suoni quest’oggi sono presenti dentro il mio cuore accompagnati da una profonda speranza di sentimento e gratitudine. Amore, Amore e ancora Amore, Uno è il Principio. Un muro impregnato di memoria in continua trasformazione, cielo. (3/4/5/-)

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I turn to You

Quando trovo questo mi perdo. Al Sole, le Montagne, le Stelle, l'Oceano e tutti i sogni di Speranza. Caserma Provinciale Carabinieri Catania Piazza Giovanni Verga

Quando trovo questo mi perdo. Al Sole, le Montagne, le Stelle, l’Oceano e tutti i sogni di Speranza. Caserma Provinciale Carabinieri Catania

Francesco, dovremmo piantare alberi al Colosseo, chiedere perdono, Fede nello Spirito che Santifica. Pregate per me, ti ho scritto su carta, mi sono svegliato sentendo il suolo della casa, scendendo le scale ho visto. Mi piaceva vederti bimbo, il vento porta con sé lo spirito del mare, delle montagne, dei deserti, la notte riconosco il planare sui tetti, anche i pilastri ne sono coscienti. Ho pagato un biglietto per sedermi davanti uno schermo, ed ora amico che sento nel cuore, preghiera mette ordine. Nessun abbraccio deve essere evitato, tutte le parole che giungono all’orecchio sono distese di sabbia dove sentire l’onda del mare. A Te mi rivolgo