Via Grotte Bianche. (Etere) – Dolce è il risveglio, una pioggia, un tetto, delle lenzuola, un cuscino, un fiore, una tenda, sospiri e respiri calmi, le foglie volano dall’albero. (Catania Visionaria)
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La bellezza è puro sentimento
Fai del Bene e Dimenticatene. Semi messi in salvo. Opera del Tempo. Buone Nuove Scale del Sapere Seno Miracolato Nettare del Cratere. (Sogno Sociale) / Un percorso in cui intuito e contingenza creano una realtà ineffabile. Il movimento del giudizio come dinamica dello sguardo. Da una riflessione che si interrompe per oggettivare il pensiero a uno sguardo che dà vita al pensiero per afferrare il movimento. (Manuela)
New York 2007
La concezione del giocattolo, il tramandare attraverso il gioco, la mansarda della nonna, l’albero di cui ci prendevamo cura. Veloce passa il tempo inesorabile, sembra quasi prenderne consapevolezza alla mancanza. Rallentare, risparmiare, perdonare, universo costante, cuore pulsante. Notte che dorme, Giorno che illumina. – Spring in New York Sicily Contemporary Artist
Anche se non ci si vede il sentimento è la nostra ancora di fede, quando sento di te mi rivedo e mi compiaccio dello spazio. (Spazio Indefinito)
Era un grande sogno che la Villa Bellini potesse divenire Elogio alla Natura. Nel tempo, anni ormai non avevo risparmiato semi da donare a quel giardino immaginario, di giorno in giorno passavano i mesi e la magia era sempre più viva. Entrandoci, anche i suoni nelle ore più silenti mi davano piena approvazione. Abbracci di radici, terra e pietre, foglie, fiori e piccoli boccioli, planavano le farfalle mentre i piccoli facevano i nidi per i nuovi canti. Il caso, la perfezione che passa inosservata ai nostri occhi il cuore scorgeva. Un mondo spontaneo. (Il Giardino dentro il giardino) / Sogno Sociale Catania Visionaria @ Era del Disarmo.
Alice: “Per quanto tempo è per sempre?” Bianconiglio: “A volte, solo un secondo”. (Lewis Carrol) – Acqua Conduttore, Registro di Memoria.
Connessione tra edificatori nel tempo della costruzione spirituale
Svelare, rendere visibile. Liberare la grazia, partorire un sentimento di speranza. Navigare nell’immaginario, centro della visione il risveglio collettivo. Codici in continua mutazione, percezione delle reazioni, pioggia nell’oceano virtuale. Realtà distingue il reale dalla finzione. Era digitale, il vibrare diviene condizione essenziale. – Alì (Piccolo Principe) / Claudio Mario Andrea
La dolcezza allieva l’anima
Se colui che non sa rimanesse in silenzio, la discordia cesserebbe. (Socrate) – Si presentò d’anziana guida, desiderava l’eseguire del suo numero, apparso nel mistero dei misfatti, era quieto e sicuro di se. Lentamente mi corteggiava, discretamente conquistava in me fiducia, mi chiese di abbandonare radice per sodisfare desiderio, no che non fosse giustificato ma ho creduto fosse un grave peccato. Da che era giorno sereno, mite senza veleno, una frusta di lunghezza e profondità spropositata fece un cerchio di fuoco attorno alla mia anima radicata. Padre Nostro e pugni stretti rivolti verso terra mi svegliarono da quel profondo sogno. / 3,28 – Fin quando ci allontaniamo e poi ci rincontriamo il trionfo è la nascita. (Memoria Bambina) / Cantiere in Corso Sicilia Visionaria, Riccio Argilla Spirituale Cortile delle Nevi, Scale del sapere, Stazione Centrale Catania.
theorize
Largo Giovanni Paisiello, Catania
Manifesto Largo Giovanni Paisiello – Seduto sopra le scale il mio essere è rivolto in fondo alla via, un righello segna l’inizio della clessidra, il vibrare dell’acqua si confonde col vocio del condominio. Fiumi sotterranei, presenze oniriche. Alle spalle alita tutto intorno Catania. Immagino il mandala divenire un gioco di spezie, pineale chiede accesso alla Misericordia, alberi intercedono. Lasciate scorrere l’acqua dalle fontane, che sia potabile per il canto del mattino, che possa armonizzare i sogni della sera.
Piazza Giovanni Verga, Catania
Alberi, Salvaguardia Ossigeno, inestimabile bene presente. Verde Urbano, Restituire Ossigeno alla Terra. Riappropriazione Piazza Giovanni Verga, Catania. Portare Omaggio alla Natura. L’unica cosa che mi solleva il morale è immaginare una città a misura d’uomo. Chi ha occhio, chi ha cuore, chi con entrambi realizza opere.