Convincendosi delle proprie ragioni insistevano escludendo qualsiasi confronto. Il clima era divenuto surreale, il buio si era travestito da luce, e la luce echeggiava dal micro al macro. La maggioranza iniziò a comprendere di quanta pochezza aveva alterato il quotidiano. Le parole dovevano avere un peso, quelle stesse che poco prima avevano suscitato clamore, vennero smascherate da quel misero copione. La realtà era divenuta davvero triste, quei personaggi di ogni età avevano smesso di compiacersi gli uni con gli altri, e ne dovettero prendere coscienza di cosa erano stati servitori. Le piante, gli alberi, l’intero mondo vegetale e animale perfino quello minerale, iniziarono ad esprimere concetti facilmente interpretabili. L’intelligenza era divenuta denominatore di rispetto della vita, in ogni essere si edificò spiritualità. Nidificarono pensieri di pace che riportarono equilibrio. Gli abitanti della terra tornarono ad abbracciarsi come grande famiglia responsabile del dono affidato. (Quinta Dimensione)
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Connessione tra edificatori nel tempo della costruzione spirituale
Svelare, rendere visibile. Liberare la grazia, partorire un sentimento di speranza. Navigare nell’immaginario, centro della visione il risveglio collettivo. Codici in continua mutazione, percezione delle reazioni, pioggia nell’oceano virtuale. Realtà distingue il reale dalla finzione. Era digitale, il vibrare diviene condizione essenziale. – Alì (Piccolo Principe) / Claudio Mario Andrea
Equilibrio Minerale
Il non volersi abituare all’assenza dei requisiti minimi di previdenza nei confronti dei più fragili. (Riscatto dei Talenti) – Caro amico, non possiamo pensare a chi ci vuole male, disperdere energie con un tempo limitato. – Ogni mattina mi viene raro incontrare anche nelle vie principali, contenitori per i rifiuti, il differenziato sembra essere utopia. / Il caffè lo berrò appena finito le mie note. (Via Pacini)
Il canto delle cicale
Sembrava una cosa da nulla, nella sua interezza il caso passò inosservato, alleggerito nella complessità degli aneddoti. La bellezza non è un valore attribuibile attraverso titoli e parabordi. Vibrazione comunica la sua esistenza, sentimento la sua trasposizione, il reale esistere, la compenetrazione della realizzazione d’essere. Essere valore nell’insieme, L’origine del seguito rinato, Tutto esiste per un legame profondo all’evoluzione spirituale, Tutto è di passaggio e in continua mutazione, Ritmo simbiotico manifesta l’esigenza prossima, Desiderio benessere collettivo. Accoglienza, merito. (Mazara del Vallo Visionaria)
Valore dello spirito
Mamma mia che sono felice! Mia nonna sta mangiando la Norma con la ricotta salata, oggi è il suo compleanno (94 Santa Rosa), alle 16.30 la raggiungeremo per festeggiarla. Trovare speranza nelle piccole cose, un Carrubo è appena nato difronte la Pretura, pochi lo custodiscono con gli occhi. La Natura è sorprendente, pronta sempre a stupirci con le Acrobazie dell’Essere. Se solo ci accorgessimo dell’universo che tenta possedere nell’esclusione della Reale Realtà. Mia e Il Parco Ritrovato, Piazza Giovanni Verga, I Malavoglia (Carmelo Mendola)
Oro, Respiro Mediterraneo, Algoritmi di Pace Cortile delle Nevi
L’amore, per essere vero, deve costar fatica, deve far male, deve svuotarci del nostro io. Questa Pasqua sia per te un momento per farti scoprire la vera essenza dell’amare e dell’essere amati. (Madre Teresa di Calcutta)
Un cerchio immaginario dentro il cortile, senza sentimento nulla accade. (Vincenzo Giustino) – Mi scusi avreste delle rondelle bucate? Mano con mano un bambino saltellando canta alla mamma, andiamo a comandare. Devo trovare dove piantare la Ricchezza che hanno potato. Questa tristezza non mi appartiene, questi occhi lucidi, il cuore in gola li sento nell’aria. Nel mondo accadono tante cose spiacevoli, credo che le persone sensibili a volte è come se ne avessero percezione. Mi hai letto il pensiero? No, ho letto lo scontrino. Oggi ho incontrato tanti amici. Mi piace la memoria, mi dà sollievo l’averti vicino. (Trinacria Radicata) / Mia, Palazzo Speciale Catania Visionaria, La Pietra d’Ingresso, Piccoli Soli di Argilla @Risorse del Seme (Prugne)
I speak for myself
– Eccolo lì! Il solito sognatore di passaggio, liberiamo le piazze, e poi le macchine dove le mettiamo?
*Gentile signore, vi sono grato della vostra osservazione, credo che questa società sia arrivata ad un bivio, consapevoli di quanta ipocrisia si celebri nella parola, continuiamo a perseverare ingannandoci per decoro della decadenza. Mi perdoni, ho appena steso la biancheria, mi considero un privilegiato, il mio cortile è alto e riparato dallo smog della città. Quando raramente prendo la macchina, a volte capita che inevitabilmente venga risucchiato in un ingorgo della piccola metropoli, vedo le macchine incollate l’una con l’altra, resto sempre ad un margine di distanza, l’aria la sento irrespirabile. Rallentare la marcia, siamo sotto scacco mentre affonda un tempo. Predisporsi per il nuovo credo sia decoro, restituire contenuto alla parola credo possa chiamare perdono. Mamma mi porti al parco, è più facile imbucarsi nella sterilità di un centro commerciale che godere del dono. Alla bellezza è stata riservata salvezza. Realtà, presente dinanzi gli occhi di tutti, scorgerla, soluzione risiede. Il Pianeta ha bisogno d’amore, la Vita ha bisogno nutrimento, la Verità azioni che risveglino le coscienze. Il peso di una foglia, la lacrima di un’alba, luce trapassa le braccia di un albero. Separarsi da ciò che era, tornare a ciò che è. Non tollero suoni molesti dentro casa, la formattazione commerciale ha reso voci sterili, prive di qualsiasi emozione, precostruite. Mi piace il silenzio è fatto di molti suoni. Autenticità, un romanzo segreto respira nel buio del nostro sapere, fargli prendere luce, sorridere ad ogni incontro.
– Scusi, ma cosa c’entra con le macchine? Era stato previsto un posteggio sotterraneo, ma poi non se ne fece niente! *Si, ne ho sentito parlare! Credo che in questa martoriata terra, ci sia rimasto poco da perforare, scavare, profanare pietra. Quando incominciarono i lavori della metropolitana, ricordo come ieri le scosse, il tremolio delle fondamenta del palazzo, si fecero presenti molte crepe nei pilastri, ma era più forte il potere di quell’artificio, la civiltà metropolitana. Bisogna fermarsi, comprendere cosa sia rimasto di ciò che doveva essere, preservare il presente da un futuro grigio e ammalato. (Parlo da solo)
Sogno la Playa possa divenire Oasi. Museo del Mare e dello Spazio. Ambasciata Planetaria Rispetto Pianeta.
The manifestation of light
Ripartire dal privilegio di avere tutti l’acqua potabile. Parole semplici no da sempliciotto. Attente riflessioni per chi vuol comprendere, si pensa al nuovo, quando stiamo per essere schiacciati dal vecchio. Poco tempo rimane per confrontarci, la chiave di tutto è la coscienza che scarseggia nella conoscenza, un bivio senza ritorno. Siamo in ostaggio tutti, alcuni ancora ostentano libertà sotto una cupola decaduta. Mi piace parlare con la gente che incontro, mi piace viaggiare e fare entrare. Gli specchi mi fanno dono di riflettere la dimensione che vivo.
fleurir
world peace