Fin da piccino sognavo realizzare un mondo silenzioso, ornarlo di suoni melodici, riunirci dentro gli infiniti colori di pace, dare volto alla luce che tutto inonda. Oggi, di anni ne sono passati, lo spazio prende forma nonostante le incomprensioni. I suoni invadono l’etere, la dimensione cambia. Mi ritrovo quasi sempre a dover dare spiegazioni, la realtà è presente sotto forma di immagini, simboli. Casualità, ingresso dell’imprevisto, incontro dettato da leggi sottili che varcano qualsiasi decisione terrena. Nella pittura mi sono scoperto, nella scrittura riletto. L’arte la considero libera, ho sempre attinto dall’enormità di contenuti che viaggiano nello spazio, e in questo ho rincontrato pensieri familiari. Continuerò comunicare al di là dell’apparenza. (Cosmi di Sale)
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La Pietra d’Ingresso e il Faro
Nell’aria che respiro c’è il Mediterraneo, devoto nella pace trovo armonia. Onde, salsedine, suoni d’altri tempi. Odora la bouganville negli occhi del bambino. Il basilico all’ingresso, le melenzane dentro la cesta, il nonno ha piantato i pomodori dietro il muro a secco. Fari del Mondo, Oceani dell’Avvenire. (Cortile delle Nevi)