In quel periodo lavorando la terra a mani nude, ascoltando il posizionamento delle radici, ho appreso la memoria delle pietre. È incredibile come si fosse svelata, forse attraverso le stesse mani che le toccavano, anche loro oltre a custodire un profondo e antico messaggio, desideravano essere collocate nel verso giusto. Anticamente era una pratica molto diffusa tra i saggi delle campagne, basta guardare un muro a secco, da scorgere una connessione che non può essere studiata, se non appresa attraverso il fare, donare parola, ritrovare lo spirito di un tempo.
my sicily
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