La lealtà è un debito, e il più sacro, verso noi stessi, anche prima che verso gli altri. (Luigi Pirandello) – Non parlare del buio, hai tanta luce da raccontare primavera! dietro uno scontro nelle anime affine, si rivela un incontro. Il suono dei fondali svela la reale essenza, apparenza amara dissolvenza. Il cinguettio di un passero rende sostenibile il ronzio dell’inutile. / Scogliera Bene Inestimabile – Abstract Acrylic Painting 41/50 (Catania Visionaria)
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Devozione al tempo investito nella speranza
Sembrerebbe un caso, ma l’abituarsi alle strane interferenze, diventa un confronto quasi fantascientifico. Il pensare ai neuroni come spazio infinito, dove singole voci s’incontrano accendendo piccoli spiragli. Dalla fragilità può nascere la comprensione, una società vittima dell’apparire. La mia esigenza di comunicare un messaggio, non può lasciare nel bagaglio delle emozioni e delle memorie, sbiadire ferite che non contano, quasi non appartenenti al corpo, spirituale. L’infanzia è ingresso del fanciullo, mantenimento del ricordo. Mio nonno, (Cicetto) era un grande uomo. Per parlare di lui bisogna prima immergersi nella guerra, dove da capitano resta insieme al suo cane (Mia) superstite di una imboscata, l’intero suo squadrone viene polverizzato dai caccia rivali. Lui scese dalla camionetta in corsa per inseguire Mia. Mia, aveva percepito l’avanzare del pericolo, ed era fuggita. Ogni volta penso ai suoi ordini ai suoi ragazzi: Andate, ci vediamo alla base, io riprendo Mia. Credo, si sia portato a vita questo cruccio, che è anche l’inizio mio e di Mia, ritrovo lo stesso sguardo simbiotico uomo cane. Una frase Zen per come la ricordo: Nei momenti di maggiore oscurità l’uomo si è sempre affidato agli animali. Il Padre dei padri ha dato all’uomo gli animali, affinché l’uomo ne potesse gioire nella compagnia e nel lavoro.
Il concetto di uomo e animale è assai antico, in molte immagini raffiguranti santi, sono presenti umili servitori dallo sguardo devoto, i migliori nella fedeltà per sentieri urti e spigolosi. Quest’ultima osservazione la manifestai quasi a un pubblico che si venne a creare all’ingresso della Cattedrale di Catania. Precisamente venni rimproverato severamente di accomodarmi con Mia fuori da quelle mura, intervenne anche un addetto alla sicurezza che mi colpì proprio per la polo griffata dell’arcivescovado. Mi venne riformulato l’invito della venditrice di medagliette all’ingresso, mentre molti precipitavano dentro gli occhi di Mia.
Mio nonno era una persona semplice e al contempo forte e coraggiosa, non amava l’ipocrisia ed era un uomo di legge e di giustizia. Fu promosso Generale, ma lui di quei gradi cercava solo il meglio. In silenzio a volte lo andavo a trovare nell’intimo di una poltrona, non si dava pace per il fallimento della causa. I suoi insegnamenti erano semplici, mai un dito addosso, certo ci terrorizzava sentirlo alzare la voce, ma riconoscevamo in quell’essere una profonda saggezza. Mario, fratello di Gaetano sposato con Santuzza, la sua famiglia aveva origini al Fortino, precisamente in una via dove anticamente si facevano le corde, Via Sacchero. Mio nonno incontrò mia nonna Carmen dopo che mia nonna aveva concepito mia madre e mia zia. Mio nonno genetico si chiamava Giuseppe. Del Colonello, come lo chiamavano rispettosamente e con immenso affetto nella numerosa comitiva del gioco, sono tantissime le cose che tutt’oggi vivo ciclicamente, una mi riporta proprio dentro Piazza Giovanni Verga. Il Parco Ritrovato, veste poetica che ho desiderato tanto dare, vivendo questo spazio espropriato da un posteggio, ma ai lati alberi sacri. Tutti gli alberi sono speciali, ma con questo parco ho istaurato un contatto come nel Giardino dentro il giardino (Villa Bellini), li vedo e sento proprio come casa, custodia, infanzia, famiglia, ricreazione.
Mio nonno amava la menta, sotto due alberi di limoni a Trecastagni (Casa Chicco) ne aveva molte piantine. Accanto c’era una cucina che adoperavamo per preparare il pane duro che regolarmente il panificio metteva da parte anche per le galline, trionfo quando ci disse che desiderava fare il pollaio. Quando i cani defecavano, mio nonno ci diceva di spostarci le foglie attorno, da creare una montagnola e poi salirci sopra. In pochi giorni tutto diveniva nutrimento sano per la terra. A passeggio con Mia, mi piego ovunque e in qualsiasi veste per raccogliere i suoi escrementi, a volte capita farci chilometri prima di incontrare anche un cestino dei rifiuti, non mi pesa, lei è la mia cucciola. Le mie scarpe sono spesso fatte di terra, mi piace il contatto, respirare, sentire il corpo divenire un tutt’uno. Mia, corre felicemente in mezzo a quegli alberi di non pochi odori. Quando fa i suoi bisogni, ritorno in uno spazio temporale bambino, e disegno con i piedi. Quando mi allontano da quel gioco che è la vita, trovo quelle forme in armonia con Madre Terra. (Fontana avvolta da un posteggio)
Ritrovamenti Urbani: Letture Cattoliche di Torino / An. XXXIX – Giugno – Fascicolo VI / 3 – 462 Vita di S.Luigi Gonzaga, per cura del Sac. Prof. Giov. Battista Francesca con l’aggiunta delle sei Domeniche In Onore e in Apparecchio alla Festa del medesimo Santo. Torino, 1891 Tipografia e Libreria Salesiana
Acqua Bene Prezioso
In molti paesi, lo stato vegetativo dell’acqua diviene trionfo nell’irrigazione fertilizzata. Acque Bianche dissetano l’uomo, Acque Verdi nutrono l’Ossigeno. Ogni fontana dovrebbe avere in dotazione un sistema per il rimpiego ciclico di un bene inestimabile. (Uso e Riuso) – Il Parco Ritrovato, Fiera Cuore Pulsante, Corso Italia, Viale Africa, Piazza Europa, Via Umberto, Piazza Jolanda. (Catania Visionaria)
Agrigento Visionaria
Te prego, o splendida, più bella tra le città dei mortali. (Pindaro) / Sfere Rispetto Pianeta 281/290 – Ristoro del vento, Tepore del sentimento, Riconoscenza dell’opera, Sostegno del quotidiano, Appartenenza al piano, La Sicilia è terra d’amore, Strati di memoria, Pietra pulsante, Ingresso di misericordia, Spazio di preghiera.
Infinito Bisogno di Comunicare
Fin da piccino sognavo realizzare un mondo silenzioso, ornarlo di suoni melodici, riunirci dentro gli infiniti colori di pace, dare volto alla luce che tutto inonda. Oggi, di anni ne sono passati, lo spazio prende forma nonostante le incomprensioni. I suoni invadono l’etere, la dimensione cambia. Mi ritrovo quasi sempre a dover dare spiegazioni, la realtà è presente sotto forma di immagini, simboli. Casualità, ingresso dell’imprevisto, incontro dettato da leggi sottili che varcano qualsiasi decisione terrena. Nella pittura mi sono scoperto, nella scrittura riletto. L’arte la considero libera, ho sempre attinto dall’enormità di contenuti che viaggiano nello spazio, e in questo ho rincontrato pensieri familiari. Continuerò comunicare al di là dell’apparenza. (Cosmi di Sale)
Palermo Visionaria
La nostra psiche è costituita in armonia con la struttura dell’universo, e ciò che accade nel macrocosmo accade egualmente negli infinitesimi e più soggettivi recessi dell’anima. (Carl Gustav Jung) / Sfere Rispetto Pianeta 201/210 – Ballarò, Pomelia, Sintonia del Gusto, Luci Ombre e Miraggi, Occhio Narrante, Legno e Pietra Perdura la Storia, Opera di Annunciazione. Palermo mi ispira, fresca, gentile e accogliente, disponibile e sorridente. A Palermo le porte dei palazzi sono aperte, la sua gente ha compreso il valore dell’essere cordiale.
Siracusa Visionaria
Welcome, Isola di Ortigia (121/130 Sfere Acrylic Respect Planet) Il Mare Solletica la Sabbia, Devozione Mediterraneo, Il Mondo ha Bisogno d’Amore, Quando un Giorno per Comunicare, Ci Ricordammo del Bussare della Preghiera, Linee Guida, La Perfezione del Tempo Manifesta Memoria, Medioevo in Sicilia, Cartoline, Una Mattina al Rientro, Respiro di Un Tempo, Terra Derubata, Terra Magica, In Fondo al Paletto, Quando ti Ricorderai del Tutto. – Il viaggio, l’esistenza e l’esistere, il sentire e il sentimento, l’osservare, il guardare e il penetrare. Il cuore gravita e oscilla, fluisce e influisce, il centro così piccolo da contenere l’universo.
Oro, Respiro Mediterraneo, Algoritmi di Pace Cortile delle Nevi
L’amore, per essere vero, deve costar fatica, deve far male, deve svuotarci del nostro io. Questa Pasqua sia per te un momento per farti scoprire la vera essenza dell’amare e dell’essere amati. (Madre Teresa di Calcutta)
Un cerchio immaginario dentro il cortile, senza sentimento nulla accade. (Vincenzo Giustino) – Mi scusi avreste delle rondelle bucate? Mano con mano un bambino saltellando canta alla mamma, andiamo a comandare. Devo trovare dove piantare la Ricchezza che hanno potato. Questa tristezza non mi appartiene, questi occhi lucidi, il cuore in gola li sento nell’aria. Nel mondo accadono tante cose spiacevoli, credo che le persone sensibili a volte è come se ne avessero percezione. Mi hai letto il pensiero? No, ho letto lo scontrino. Oggi ho incontrato tanti amici. Mi piace la memoria, mi dà sollievo l’averti vicino. (Trinacria Radicata) / Mia, Palazzo Speciale Catania Visionaria, La Pietra d’Ingresso, Piccoli Soli di Argilla @Risorse del Seme (Prugne)