Ciò che è oggi dimostrato fu un tempo solo immaginato. (William Blake) – Le imprecisioni dettate dal caso lasciano scorgere all’osservatore delle precise linee, dei vocaboli che prendono forma, divenendo parte non assoluta ma indispensabile per giungere all’atto culminante. Ed è proprio iniziando che si porta avanti una ricerca, percezione dopo accorgimento, la coda dell’occhio si rammarica dell’istantanea immagine dissolta, testimonia continua presenza. (Scale del sapere)
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Guardian world
Immaculate Conception
C’è vento fuori, freddo, chi non ha un tetto è nel mio cuore. Fare diventa priorità per non pensare. Prendo nota attraverso la memoria, la memoria la ritrovo nella creazione, la creazione mi aiuta a mettermi in connessione. 66/71 cm.
Che le radici possano smuovere pilastri malsani. Robot combattono nei deserti. L’uomo crea macchine per fare la guerra, e noi comuni mortali fatti di sangue e ossa, patiamo per questi miserabili. Che il progresso possa prendere parte nella ricostruzione di una coscienza globale. 66/42 cm.
Importante in questo mondo è mettere pace, unire gli incontri che ci vengono donati. Verrà un tempo che tutto schiarirá, la luna tornerà a sorriderci, il sole illuminerà di calore, saremo uniti tutti in un unico canto di gloria. Cauto nel sogno, mani congiunte proteggono in preghiera. 99/40 cm.
Hope
Se parlo dell’artista, parlo anche dell’uomo. Dell’anima che agita il suo pensiero, le sue azioni. Che a noi arrivi il gesto simbolico, che ci colga con le sue impronte, le sue parole intorno al mondo, questo è ciò che serve in un momento fragile come questo.
È da anni che Claudio Arezzo Di Trifiletti racconta di comunione tra gli uomini, di coscienza mondiale, di arte che raccolga il senso comune, la festività delle occasioni. Il raduno delle memorie, i passi sugli asfalti nelle grandi metropoli, il contatto tra menti che condividono gli stessi sentimenti, che possono, che devono inoltrare una rivoluzione sociale. Fatta di ascolto, di un nuovo modo di avvicinare la natura, di renderla nelle nostre ombre, nelle nostre vite, regina e madre, superiore e vicina.
È il senso religioso che Claudio Arezzo Di Trifiletti avanza nel cuore e nei suoi imprints colti nelle strade del mondo e ricostruiti nelle tele abitate da uomini e donne che partecipano alla preghiera. Un afflato che ha bisogno di essere ascoltato, affinché l’arte non sia spaesamento o diversivo, ma luogo di ri-creazione cosmica e ricerca di obiettivi animici in divenire.
Daniela Frisone