Vivere quel trentaseiesimo piano nei disegni di un sognatore che camminava nudo per le strade oniriche di quella metropoli, e che da lì, la notte parlava con la luna fino alle prime luci di quel corallo che albeggiava. (Empire State Building)
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Senza proporzioni guidati da un sottile respiro per le strade del colore si può scendere nel pozzo dei pensieri. (2003/2005) – Mi piacerebbe scrivere parole nuove, tornare tra le onde di un mare isolato, passeggiare scalzo, sentire la sabbia, il respiro che tutto guarisce. Camminare fino alla scogliera, dove le antiche lacrime narrano di tempeste di passione, lasciarsi trasportare da quel suono che tanto ode e mette silenzio.