Porto di Catania/Molo di Levante – Cassetto protagonista degno di un equilibrista, benvenuto cilindro progettista. Urgentemente non c’è tempo, devo fare vedere alla città cosa sarà quel molo che restituirò alla libera fruizione. Settanta milioni di euro, partenza delle opere con prevista conclusione ottocento giorni. Sfiorare il sogno dell’incompiuto, tempi superati, respiro affannato. Era bellissimo in tempi non corrotti, commerciale quando sete, tabacchi e agrumi esportavamo. La città si è rimpicciolita, sicurezza racconta privazione. Zona Industriale (Pantano d’Arci) edificata sopra il letto del fiume Simeto (Mosè) occultando ciò che doveva essere, diventa oggi Deposito Logistico. Inciviltà travestita da progresso, credo siamo giunti all’ingresso. Elevarsi al Bene Comune, Salvaguardia Planetaria. Restituire Decoro al Mare, Catania è ospite degli Elementi, Oasi Playa. Economia e lavoro sono figli della bellezza, Museo dello Spazio/Luogo immaginario Ex Italcementi. (Cancello 10)
Mondo delle fiabe e dei racconti anela al sogno, dolore di un mondo non preso in considerazione. Mi nutro nutrendo la materia di spirito, silenzio che tutto sente disegna pause sonore. (Amore incondizionato)